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Ciao a tutti, mi chiamo Giò e suono il basso in questa mitica band.

Il mio percorso musicale è stato influenzato dalle melodie degli ultimi anni '60, quando da bebè giungevano alle mie orecchie le note di Yellow Submarine, Hey Jude, Let it be...

Lo shock arrivò nell'età adolescenziale quando potei finalmente comprare due dischi  pubblicati già da qualche anno: Deep Purple In Rock e Nursery Crime dei Genesis (che inizio eh!!!). Da allora non ho più staccato la spina, ho cominciato a strimpellare influenzato dall'hard-rock e dal progressive continuando ad amare anche le dolci melodie beatlesiane.

Le prime esperienze di gruppo (musicalmente parlando) cominciano, come spesso succede, con amici in casa, in garage, in cantina cambiando luogo man mano che venivamo sfrattati da genitori o condomini veramente incazzati. Effettivamente però devo ammettere che spesso ciò che usciva dagli amplificatori era più simile al rumore che non alla musica. 

La formazione del primo gruppo "serio" risale ai primi anni '80 (ca...spita quanto tempo è passato), avevamo trovato finalmente un luogo dove fare le prove: una fabbrica dismessa in quel di Monza che veniva utilizzata come sede di un partito politico che ora non c'è più ma che allora si chiamava Democrazia Proletaria. L'unico inconveniente era l'orario e il giorno che ci erano stati concessi: la domenica pomeriggio!!! A  buon ragione il vicinato, che avrebbe preferito una sana pennichella o che forse non gradiva il partito o la nostra musica, ci faceva fare visita di cortesia dai vigili che con la minaccia di requisire la strumentazione ci chiedevano gentilmente di smettere di far casino.

Ricordo con tenerezza quegli anni, ho vissuto a Monza gran parte della mia vita e anche se non ci vivo più da parecchio tempo ho ancora un legame molto forte con quella città.

Di quella formazione, alquanto instabile e molto variabile, oltre a me e Pippo (soci fondatori) facevano parte Bobo, Savino, Agostino e "Ian" Vittorio.  In onore al suo idolo: Ian Paice, Vittorio si faceva chiamare Ian. Tecnicamente era il più preparato, era l’unico del gruppo a suonare i brani dei Deep Purple in modo esattamente identico, era sicuramente una spanna sopra tutti. Con lui costruii un sodalizio musicale che proseguì per molti anni.

 Ma la strada che porta alla propria realizzazione spesso conduce molto lontano, ci separa da affetti e certezze, a volte si torna sui propri passi ma spesso i legami si spezzano definitivamente, qualcuno partì e poi tornò, qualcuno non tornò più, io a quei tempi rimasi ma partii in seguito per non più tornare.

 Fu così che a seguito della partenza (non metaforica ma reale, fisica) di metà del gruppo mi ritrovai a suonare in trio con  Agostino e "Ian" Vittorio. E' con questa formazione che faccio il mio debutto in pubblico: suonando in un concerto all'aperto nel parco di Monza presso la Cascina del Sole. Ricordo il titolo di alcuni brani che suonammo: Badge dei Cream, Heartbreaker dei Grand Funk Railroad, Sweet little sixteen degli Animals, Long train running dei Doobie Brothers.

 
     
 

Nel corso degli anni le esperienze si susseguirono e variarono vorticosamente, tra quelle più significative sicuramente posso citare le lezioni con il maestro Duilio: fino a quel momento ero stato un autodidatta e quelle lezioni mi servirono per avere anche delle basi teoriche.

Presi quelle lezioni insieme a Lorenzo con il quale ci si trovava anche a suonare insieme, ci si trovava a casa sua ad ascoltare musica (da lui ascoltai per la prima volta Arbeit Macht Frei e Maledetti degli Area) o più frequentemente si suonava in uno scantinato della sede di un partito politico che ora non c'è più (guarda caso) ma che allora si chiamava P.C.I.   Dopo il classico saggio di fine scuola e dopo alcuni altri sporadici incontri ci perdemmo di vista; negli anni a venire Lorenzo e Savino fondarono gli Zoo e a seguito dello scioglimento degli stessi Lorenzo proseguì il suo percorso musicale assieme ai suoi Mercanti di Liquore. La storia è adesso diventata attualità e Lorenzo sta raccogliendo, da grande artista che è e grazie alla sua determinazione il successo che merita. Ma questa è un'altra storia e non sta a me raccontarla.

  Sciolto il trio attraversai un periodo "commerciale", dal punto di vista musicale e tecnico non mi diede molto ma ci fu un buon ritorno economico, suonavamo molto frequentemente e ricordo anche alcune esibizioni in Svizzera e una a Marsiglia in un rinomato teatro.

Ma "il richiamo della foresta" mi disse che dovevo tornare a suonare la musica che avevo dentro e cosi fra corsi e ricorsi o meglio: ritorni, e insieme a Ian, Savino, Dominic e Daniele cominciò una nuova avventura.  Suonavamo cover ma cominciammo anche a comporre canzoni. Il risultato di quegli sforzi posso in parte condividerli,  ho le registrazioni di alcuni brani che suonavamo a quei tempi.

 
 

 

Con questa formazione io cantavo le canzoni che componevo, Savino cantava le cover.

 - AtroCittà - (2.7 Mb) Mi ispirò questa scritta che vidi sui muri passeggiando sotto i portici di Bologna.

 - Gloria - (2.6 Mb) Ha un doppio significato e non ha niente a che vedere con quella più famosa. Al sax Dominic.

 - Sera Disperata - (3.1 Mb) Un quasi lento sdolcinato che spesso però funziona...  Al clarinetto Dominic.

 - Message in a bottle - (1.8 Mb) Chi non conosce questo brano dei Police? Savino alla voce.

 - Roxanne - (2.2 Mb) Un'altra cover dei Police, la somiglianza della voce di Savino con quella di Sting ha dell'incredibile.

 - Ian Solo - (3.3 Mb) Sembra una citazione di Guerre Stellari... E' un assolo di batteria di "Ian Paice" Vittorio.

 
     
     
 

Ma la strada che porta alla propria realizzazione... questo l'ho già detto, fu così che arrivò il mio turno: infatti toccò a me partire, abbandonai Monza e affetti familiari, amici e musica per avventurarmi in una nuova vita. Una nuova vita densa di emozioni, di alti e bassi, di soddisfazioni e delusioni ma al di sopra di tutto ora c'è la mia famigliola che è diventata il mio "centro di gravità permanente". Però: un piccolo tarlo mi rodeva dentro, mi diceva che non potevo stare senza un gruppo e così dopo alcune esperienze arrivai a conoscere Fabrizio e Luca e a questo punto la storia è finita, anzi è ricominciata!!!

Piccola precisazione: non ho volutamente indicato nessun cognome, di alcune persone ho perso completamente le tracce per cui non posso sapere se desiderano o meno essere citati.

 
 

 

Tra le cose che ora mi diverte fare c'è la composizione di canzoncine che mi vengono ispirate dalle persone che più mi stanno a cuore. Tra le più simpatiche ho scelto questa: Kakà, ovvero Carlo il Camionista. Fa riferimento anche ad un personaggio molto famoso ma nulla ha a che farci. E' stato molto divertente registrarla insieme ai miei amici Purple Haze che si sono gentilmente prestati alla realizzazione e che ringrazio infinitamente. La voce principale è mia, la seconda voce è Luca e Fabrizio oltre a suonare la chitarra fa gli yuhuuu. 

    - Kakà, ovvero Carlo il Camionista! - (3.7 Mb)

 

 
   

 

 
 

 

 

 

Per scrivermi:  G.Lover